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Tiroide sintomi: come riconoscere se hai problemi alla tiroide

Tiroide sintomi: quali sono i più comuni sintomi che ci fanno capire che qualcosa non funziona? Cosa dobbiamo fare se abbiamo dubbi sul corretto funzionamento di questa ghiandola, così discreta, ma di così vitale importanza?

Tiroide sintomi: come capire se abbiamo un problema alla tiroide?

Molti di noi convivono, senza saperlo, con una tiroide che non funziona come dovrebbe. Da soli, però, non è sempre facile accorgersi però se c’è qualcosa che non funziona, e se siamo in presenza di una patologia che dobbiamo curare.

Possiamo distinguere 2 tipi di patologie che possono affliggere la tiroide:

- Il primo problema si vede allo specchio e si sente al tatto, se la struttura della ghiandola cambia: diventa più grossa o presenta noduli.

- Il secondo problema dipende da quanto ormone tiroideo produce la ghiandola e viene registrato se la tiroide lavora troppo (ipertiroidismo) o troppo poco (ipotiroidismo).

A seconda di ciò, le malattie della tiroide hanno sintomi diversi e prestare attenzione a questi è fondamentale per capire se la nostra tiroide è alterata nelle sue funzionalità. Vi elenchiamo qui di seguito alcuni sintomi che possono essere il campanello d’allarme di un problema alla tiroide, tuttavia vi raccomandiamo di non fare autodiagnosi e di rivolgervi allo specialista per avere una risposta sicura ai vostri dubbi.

Legata all’ipotiroidismo, un sintomo tipico è la stanchezza e la sonnolenza, segnale che il livello di ormone nel sangue è molto basso, ma anche la pelle eccessivamente secca, aumento di peso, irregolarità mestruale, dolori muscolari, sensazione di freddo e brividi, e sembra anche pressione alta.

Sintomi legati invece all’ipertiroidismo saranno: aumento dell’appetito e del peso, ma anche diminuzione del peso, palpitazioni, nervosismo, difficoltà di concentrazione, eccessiva sudorazione e sensazione di caldo, disturbi del sonno.

Cosa invece può far andare in tilt la tiroide: tra i fattori principali ci sono la genetica e le carenze di iodio. 

Tiroide sintomi: è vero che i problemi alla tiroide sono in aumento?

I problemi alla tiroide sono aumentati o semplicemente… vengono diagnosticati di più? Probabilmente è un mix di entrambi. Altri fattori determinanti sono genetici.

Quanto la genetica influenza i problemi alla tiroide?

- A livello della funzione della tiroide la carenza in iodio nella popolazione svizzera ha sicuramente avuto da sempre un’influenza sull’aumento dei casi di ipotiroidismo e di gozzi.

- A livello di tumori, abbiamo diagnosticato più casi negli ultimi 20-30 anni, ma non sappiamo se è un vero aumento o se è dovuto alla scoperta “incidentale” di lesioni grazie alla maggiore capacità di diagnosi (macchinari più precisi) che attualmente abbiamo a disposizione.

Sempre per quanto riguarda la genetica, le malattie della tiroide hanno una maggiore incidenza nelle donne:

- A livello funzionale perché le donne soffrono di più di carenza di iodio e sono più colpite da patologie autoimmuni;

- A livello patologico, secondo le statistiche le donne tra 40 e 60 anni hanno un'incidenza di 3 o 4 volte superiore agli uomini di ammalarsi di tumore.

Per altri tumori, non sappiamo come il fattore abbia un ruolo, tuttavia la familiarità ha una sua incidenza: se qualcuno ha un parente di primo grado che ha avuto tumore alla tiroide, ha un rischio più elevato di ammalarsi.

A livello genetico esistono poi sindromi con mutazione genetiche che espongono i pazienti a sviluppare tumori in particolare alle ghiandole (MEN II, Cowden disease, FAP, Carney Complex). Quanto invece può dipendere dall’inquinamento dell’ambiente? Per quanto riguarda l’inquinamento ambientale, ricordiamo il disastro di Chernobyl del 1986, anche se non ci sono evidenze certe che abbiano contribuito all’aumento di patologie tiroidee.

Problemi alla tiroide sintomi: che influenza ha lo stile di vita?

Come abbiamo visto, l’apporto di iodio è essenziale e dobbiamo quindi controllare di consumare abbastanza iodio, come sale iodato e prodotti elaborati che contengono iodio: pane, carne, pesce, frutti di mare o latticini.

Il latte contiene iodio e un bicchiere al giorno di latte permette di coprire già il 30% del fabbisogno quotidiano. Attenzione però Il consumo di iodio in quantità troppo elevata è un fattore di rischio per sviluppare problemi di tiroide, ma questo non è un problema nei paesi (come la Svizzera) lontani da mare.

Abbiamo anche sentito parlare di alimenti goitrogeni - broccoli, cavolfiori, fragole, vino rosso, pesca, senape, soia, etc - che interagiscono con l’abilità del nostro corpo a utilizzare e trasportare lo iodio nella tiroide. Ricordiamo però che, se una persona non ha problemi di tiroide, essi non hanno alcuna influenza.