4. Malattie delle ghiandole paratiroidee

Iperparatiroidismo primario: cos’è, i sintomi, il trattamento

Che cos’è l’iperparatiroidismo primario? 

Si tratta della malattia più comune delle paratiroidi e si manifesta quando una o più ghiandole sono iperattive e producono troppo paratormone: di conseguenza il tasso di calcio nel sangue aumenta.  

Nella maggior parte dei casi (80-85%), il quadro clinico è imputabile a una singola ghiandola che comincia a produrre aumentati livelli di paratormone: facciamo riferimento quindi a un adenoma. 

Nei restanti casi (10-15%), la malattia è sostenuta da un aumento della secrezione di paratormone da parte di tutte quattro le ghiandole: parliamo di un’iperplasia. Questo tipo di problematica si ritrova in certe sindromi abbastanza rari.

Quali sono le cause dell’iperparatiroidismo primario?

Le cause sono al momento sconosciute. Sappiamo solo che le donne sono tre volte più esposte al rischio di contrarre questa malattia rispetto agli uomini, e tipicamente dopo la menopausa. 

Quali sono i sintomi dell’iperparatiroidismo primario?

Spesso i pazienti non avvertono nessun sintomo e l’iperparatiroidismo viene scoperto casualmente in seguito a comuni esami di routine prescritti dal medico di famiglia, che riscontra un livello di calcio nel sangue al di sopra dei valori normali.

Certi pazienti sviluppano sintomi aspecifici e iniziano a lamentare una stanchezza più marcata, un umore deflesso, presentano nausea o vomito, dolori osteo-articolari, muscolari o addominali, diventano più confusi, hanno delle difficoltà a deglutire e a volte hanno più sete e un aumentato stimolo a urinare.

Altre manifestazioni cliniche sono imputabili direttamente all’aumento di calcio nel sangue come, per esempio, la formazione di calcoli renali, l’insorgenza di disturbi del ritmo cardiaco, un’ipertensione arteriosa, la formazione di un’ulcera gastrica oppure una pancreatite. 

Una conseguenza del rilascio continuo del calcio dall’osso al flusso sanguigno è la fragilità ossea, la quale aumenta drasticamente il rischio di frattura. 

A che esami deve sottoporsi un paziente che presenta un iperparatiroidismo primario?

Qual è il trattamento dell’iperparatiroidismo primario?

Il trattamento di scelta è quello chirurgico e viene proposto in caso di tasso di calcio molto elevato nel sangue o in presenza di un’osteoporosi e/o di calcoli renali. Il chirurgo effettua l’asportazione di una o diverse ghiandole paratiroidee iperattive mediante una piccola incisione alla base del collo. 

Alcuni pazienti anziani, che non presentano complicazioni legate al tasso elevato di calcio nel sangue, possono essere seguiti mediante regolari controlli clinici ed esami di laboratorio.

Esistono anche dei medicamenti che permettono di ridurre il livello del calcio nel sangue. Vengono però prescritti solo in situazioni eccezionali a causa dei loro numerosi effetti collaterali.